Percorso 1 – Val Bratica
Percorso: Monchio d.C.-Poggio del Tesoro-Casarola-Riana-Monte Navert-Pianadetto-Monchio d.C.
- Partenza: Piazza Centrale (Piazza Caduti di tutte le Guerre) (Monchio delle Corti)
- Arrivo: Monchio delle Corti
- Difficoltà: MC+/BC
- Lunghezza: 26.3 km
- Dislivello: 1140 m
- Comuni interessati: Monchio delle Corti
- Tipo di fondo: Asfalto: 30%, strade sterrate: 51%, sentiero: 19%
- Presenza di acqua: Paesi
- Punti di appoggio: Paesi, Pian del Monte (bivacco)
Itinerario alla scoperta dell’alta Val Bratica. Il percorso richiede un ottimo allenamento per affrontare la lunga salita al monte Navert e una buona capacità di guida per affrontare la successiva discesa. Qualche minuto di bici a spinta per raggiungere i prati sommitali del Navert ripagati da una vista a 360 gradi che spazia su tutto il crinale appenninico.
Dal punto di partenza presso la piazza centrale del paese si sale lungo la Strada dei Cento Laghi in direzione della frazione di Trecoste. Appena giunti tra le case al termine della ripida salita asfaltata si svolta alla prima a destra su un bel ciottolato e quindi tra i muretti a secco tra i campi. Giunti a Prato si prosegue a sinistra sulla strada provinciale 75 fino all’altezza del Poggio del Tesoro (m. 1146) dove si svolta a sinistra su carrareccia. Si prosegue tra coltivi superando un primo bivio e al secondo si svolta a destra in decisa discesa fino al paese di Casarola dove si può fare una sosta per visitare il bel borgo e la casa del poeta Attilio Bertolucci. Si prosegue sulla provinciale superando il torrente Bratica e giungendo in breve a Riana da cui inizia la lunga salita per il Navert. La strada sterrata è ampia e carrozzabile e non presenta difficoltà tecniche ma la pendenza è quasi ovunque molto sostenuta e si consiglia di affrontarla nelle ore meno calde della giornata. Giunti a Pian del Monte (m. 1575) le fatiche sono momentaneamente finite poiché si prosegue sulla dorsale del Navert attraversando faggete contorte e radure dove pascolano i cavalli. Una breve discesa (sassi) conduce quindi a Pian del Freddo (m. 1529) da cui occorre spingere la bicicletta per qualche minuto fino a raggiungere i prati sommitali che in breve conducono alla vetta del Navert, contraddistinta da una croce in legno. Dopo aver gustato l’ampio panorama che si gode dalla vetta inizia un primo tratto di discesa piuttosto infido a causa della importante erosione del sentiero (attenzione a non toccare con i pedali). Giunti al di sotto della cima il sentiero diventa piacevole e prosegue su una dorsale che divide la val Cedra a destra dalla val Bratica a sinistra. Giunti ad un bivio a quota 1275 m. si svolta a destra e poco dopo di nuovo a destra continuando a scendere nel versante della val Cedra. La discesa prosegue con diversi tornanti che conducono in breve al paese di Pianadetto. Uscendo dal paese si lascia la strada principale per svoltare a sinistra in corrispondenza del cimitero, si attraversa il rio Cedrano proseguendo tra i prati fino a Trecoste da cui si percorre a ritroso la strada per Monchio rientrando in paese dalla chiesa e dalla centrale via Brigata Julia.